Storie ticinesi e testimonianze di padri divorziati

Nel calcolo del fabbisogno minimo della mia ex era inclusa pure la posta “leasing” dell’auto, che lei cambia regolarmente ogni 4 anni (quindi in pratica è un debito). Questo perché “vivendo al di sotto del minimo vitale non poteva permettersi di acquistare un’auto”… Ho purtroppo dovuto più volte constatare che chi non può permettersi neppure una piccola auto d’occasione ne sceglie spesso una nuova (che costa molto di più) in “leasing”. Tanto con l’opzione “affitto mensile” (il lesing è questo) ci si può permettere anche il modello più caro!

Facciamo un esempio: compro una piccola auto d’occasione per Fr. 4’000.- oppure un modello simile ma nuovo, con sistema leasing, per “soli” 250.-/mese (per 48 mesi, valore residuo Fr. 4’000.-). In entrambi i casi il primo anno spendo Fr. 5’000.- (Acquisto: 4’000.- acquisto + 1’000.- per targhe e assicurazione RC) oppure (Leasing: 3’000.- leasing + 2’000.- per targhe, assicurazione RC + casco totale). Durante i seguenti 3 anni l’opzione “leasing” comporta costi fissi supplementari per ben 12’000.- in più! Ammettiamo anche, nel caso di un veicolo d’occasione, di dover procedere a riparazioni e manutenzione extra per 1’500.-/anno. Rimangono comunque sempre Fr. 6’000.- di differenza a favore dell’acquisto. Inoltre, dopo i 4 anni, il veicolo “a leasing” sarebbe da restituire al garage perdendo quindi tutto (soldi pagati e auto); proprio come accade per un appartamento in affitto.
Spesso però i garages permettono di acquistare il veicolo “noleggiato” pagando solo il “valore residuo” a colui che lo ha usato per la durata del contratto. Come si può ben vedere, l’acquisto del veicolo d’occasione da parte di colui che lo ha usato durante il periodo del “leasing” risulta essere un’opzione molto interessante. L’obiezione potrebbe essere: e se non ho Fr. 4’000.- per pagare il valore residuo? Semplice: invece di fare un nuovo leasing per un veicolo nuovo (e quindi impegnarsi per altri 4 anni), basta fare un prestito personale della durata di 12/18 mesi, in modo da mantenere i costi simili a quelli del “leasing”, ma per molto meno tempo (risparmiando di conseguenza parecchi soldi)!

Il “leasing” per le auto è un ottimo strumento per le ditte, le quali possono dedurlo dalle imposte sotto la voce “spese” e permette loro di mantenere la liquidità. Per i privati invece comporta solamente costi eccessivi. Perché dobbiamo per forza guidare sempre auto nuove? Perché questa voglia di voler “apparire” dentro un veicolo che non potremmo altrimenti permetterci? Questa “malattia” dei tempi moderni porta delle conseguenze che si pagano in termini di “debiti nascosti”, perché proiettati nel futuro. La cifra del debito non è direttamente visibile, di visibile c’è solo la rata da pagare tutti i mesi… un po’ come la restituzione di un prestito, o no?

I miei debiti invece erano ben visibili, ma non vennero tenuti in considerazione. Siccome non ho alcun “leasing” per l’auto, io non potei far valere alcuna deduzione mensile per i debiti. Scoprii pure una cosa interessante: i debiti e le imposte non vanno conteggiate nel fabbisogno minimo se non in situazioni “di agio finanziario” (ma chi definisce e cosa vuole dire “agio finanziario”?). L’unico debito che mi è stato “concesso” era il famoso “prestito di studio”, gentilmente concessomi al posto della borsa… dal cantone stesso! Chissà perché? Forse perché sono soldi che devo restituire allo stato?

Si fece pure notare come l’auto fosse “indispensabile” a mia ex moglie a causa degli orari irregolari (ma quando? lavora in un centro commerciale!), nonostante abiti in città e abbia a disposizione i trasporti pubblici ogni 15 minuti dalle 6:00 alle 23:00. Inoltre abitando a meno di 2 km dal posto di lavoro (20 minuti a piedi o 5 in bus) potrebbe veramente evitare l’uso dell’auto.
Per quanto riguarda nostra figlia il discorso è analogo, anche se la scuola si trova ca. 1 km più lontana (comunque a meno di 3 km da casa). Viste le distanze in gioco, il fatto di portare i figli a scuola in auto è -a mio modo di vedere- un’aberrazione  dei tempi moderni.

Che questa mania si sia imposta sempre più negli ultimi decenni é un dato di fatto: provate a passare davanti alle scuole all’ora di entrata o a quella d’uscita e vedrete che, contrariamente a quando voi andavate a scuola, non si vedono fiotte di scolari bensì di veicoli. Davanti alle scuole private poi c’é la “sfilata” degli ultimi modelli delle varie case automobilistiche; si spazia dalle piccole utilitarie ultra accessioriate ai grossi  SUV (4×4) di lusso!
Gente, lasciamo andare a scuola i nostri figli a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici come si é fatto per anni in precedenza! Questo favorisce le relazioni sociali e lo sviluppo psico-fisico dei nostri pargoli; inoltre diminuirebbe il traffico contribuendo pure alla salvaguardia dell’ambiente!

Vero che inizialmente almeno i più piccoli andrebbero “istruiti”, quindi accompagnati a scuola da qualcuno che possa mostrar loro i pericoli, in modo che in futuro diventino autonomi e possano recarsi a scuola in modo indipendente.

Vogliamo smetterla di proteggere in modo assurdo i nostri cuccioli? E’ un circolo vizioso: se a causa dei pericoli del traffico si portano i figli a scuola in auto, ci sono meno bambini a piedi o in bici e più auto in strada e questo crea più traffico! Siate almeno consapevoli del fatto che non ne hanno bisogno e che l’iper protezione non fa loro bene! E’ da secoli che  l’umanità sopravvive ed evolve proprio grazie alle difficoltà che incontra nella propria esistenza. Non é certamente tenendo i nostri figli al riparo da tutti i pericoli e da tutto quello che potrebbe capitar loro che questi possano imparare e prepararsi ad affrontare la loro futura vita da adulti, anzi!
Se però il progetto dello stato fosse quello di avere una mandria di persone incapaci di gestirsi autonomamente, quindi dipendenti dal sistema stesso, allora andando avanti così saremmo sulla strada giusta per deresponsabilizzare i nostri figli a favore di uno stato che li governi “a modo suo”.
Ma questa non sarebbe forse una forma occulta di comunismo?

Nel caso dell’arrampicatrice sociale, la scuola privata e l’automobile sono di rigore! Siccome questi individui ricevono appagamento dal mostrare agli altri su quale “gradino” sono giunti, l’accompagnare con l’auto i figli a scuola permette loro di mostrarsi e mostrare a tutti che i propri figli frequentano costose scuole private. Quello che non mostrano però é come sono giunte sul tanto ambito “gradino”; troppo spesso in modo disonesto, tramite matrimoni e divorzi di convenienza, sfruttando le falle della legge ticinese e costringendo l’ex marito all’indigenza, senza alcun rispetto per la sua dignità umana!

Vorrei ancora segnalare una cosa: quando mia ex moglie era ancora incinta, un giorno mi disse: -“Quando nostro figlio/a sarà in età scolastica voglio che frequenti la scuola privata”. Sul momento non diedi alcun peso alla sua frase, ma oggi so che non parlava solo per parlare…

Commenti su: "Capitolo 12 – L’auto nuova, a tutti i costi!" (4)

  1. Cittadino libero ha detto:

    Salve

    qui trovate alcune domande in merito alla giustizia ticinese in ambito separazione e divorzio.

    http://www.facebook.com/profile.php?id=100002961649178&sk=wall

    Saluti

    • Caro Cittadino libero, io ho capito solo una cosa: qualsiasi cosa fai, sempre in faccia pietre prenderai (come dice la canzone del 1967 portata a San Remo da Antoine e Gian Pieretti – che lungimiranza! o forse, è sempre stato così…).

      In Ticino non è possibile ottenere giustizia; si possono ottenere dibattiti, sentenze, appelli e nuove sentenze, in ogni caso sempre ingiuste in quanto favoriscono una delle due parti “in nome del bene dei figli”. Già, con questa scusante si effettuano i peggiori soprusi e chi ci perde più di tutti sono proprio i figli, quelli che dovrebbero essere protetti…

      “L’idéal saressa làssaa pèrd i avocàt e i pretür e mettàs d’acord fra dòn e òman, ma in Tésin l’è ‘na roba impossíbil!”.

      Un esempio per tutti: due coniugi giunti davanti al pretore con una convenzione firmata e “umana” redatta di comune accordo si sono visti rifiutare l’accordo dal pretore che disse: -“Dovete prendere due avvocati e litigare un po’ prima di divorziare”. Come si possono proteggere i figli in condizioni del genere? No komment!

  2. Antonio ha detto:

    Non capisco …. il leasing auto riconosciuto nel minimo vitale? a me non risulta.

    • Antonio, che dire? Leggi la sentenza del 2011 (vedi pagina 9 in alto, è inserito 238.35 per leasing auto e a pagina 8 in basso 165.- per l’assicurazione auto).

      Questa decisione è stata accettata da parte della prima Camera civile del Tribunale d’appello ed è pure stata motivata in questo modo: “L’appellante fa valere dipoi che la rata del leasing per l’automobile riconosciuta dal Pretore nel fabbisogno minimo dell’ex moglie (fr. 238.35 mensili) è venuta meno nel dicembre del 2010, il relativo contratto essendo giunto a termine, ciò che rende superflua anche l’assicurazione “casco totale” del veicolo (fr. 80.- mensili), sicché dal 1° gennaio il fabbisogno minimo di XXX non eccede fr 2’465.- mensili. Ora, che il contratto di leasing sia giunto al termine nel dicembre 2010 è vero (doc I: 60 rate mensili a decorrere dal dicembre 2005). Che il Pretore avrebbe dovuto ravvisare tale circostanza d’ufficio è evidente. Dal contratto si desume tuttavia, per altro verso, che alla scadenza del leasing XXX avrebbe dovuto corrispondere un valore di riscatto di fr. 4’000.-, salvo restituire il veicolo (una Smart “passion” del 2005). L’appellante non asserisce che l’ex moglie, ammessa dal Pretore al beneficio dell’assistenza giudiziaria, disponesse del denaro necessario. Non pretende nemmeno – né ha mai preteso – che pèer lei l’automobile sia un bene dispensabile, estraneo al fabbisogno minimo, o che l’interessata potesse procurarsi un’automobile in un altro modo. Nel risultato il Pretore poteva ragionevolmente presumere pertanto che a XXX rimanesse solo la possibilità di continuare come in precedenza, stipulando un contratto di leasing analogo. Per sostenere il contrario, del resto, sarebbe bastato che il convenuto comparisse al dibattimento finale. in proposito l’appello è destinato quindi all’insuccesso.”

      Ecco, se non hai i soldi per l’auto e sei una ex moglie fai un leasing; a tuo ex marito non tengono in considerazione i debiti, a te accetteranno il leasing, anche se lavori a 5-10 minuti dal tuo domicilio (con il bus) e ci sono 4 bus all’ora!

      Presenziare al dibattimento finale? Avrei dovuto prendere congedo non pagato per 1 giorno, fare oltre 600 km di strada e correndo pure il rischio di farmi “sbattere fuori dall’aula” perché avrei detto quello che pensavo?? L’avvocato mi ha detto che era meglio che me ne stessi al lavoro…

      Come vedi per gli ex mariti la strada è tutta in salita, per le ex mogli tutta in discesa… insomma, la legge è uguale per tutti, ma per qualcuno è più uguale che per qualcun altro!

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